KATHMANDU – Nell’ambito del progetto di reintegrazione dei bambini di strada, il Central Child Welfare Board ha reinserito 200 bambini che vagabondavano in diverse strade della valle di Kathmandu.

Da maggio il Central Child Welfare Board sta lavorando per togliere questi bambini dalle strade e per inserirli in ambienti tutelati.

“Stiamo lavorando per reinserire i bambini di strada nel tessuto sociale in modo che possano condurre una vita normale” dice Tarak Dhital, direttore esecutivo del Central Child Welfare Board.

“Molti bambini vivono sulle strade ed alcuni di loro sono dipendenti dalla droga. Il nostro intento è di assisterli e di dar loro una vita normale”.

Secondo le sue affermazioni, dei 200 bambini, 11 erano tossicodipendenti e sono stati conseguentemente ammessi in centri di riabilitazione e altri 25 sono stati reinseriti nelle loro famiglie di origine. I rimanenti sono stati accompagnati presso centri di consulenza, educativi e di formazione.

Uno studio portato avanti dal Central Child Welfare Board due anni prima ha mostrato che ci sono più di 4000 bambini di strada nel Paese e più di 600 bambini solo nella valle di Kathmandu, numero che include anche i primi beneficiari del progetto.

“Prima di lanciare il programma, abbiamo stimato che solo 300 bambini di strada vivessero nella valle di Kathmandu. Ma abbiamo già reinserito 200 bambini in 3 mesi. Questo indica che ci sono centinaia di altri bambini di strada nella valle”, ha aggiunto.

Il Central Child Welfare Board ha sviluppato circa un anno fa la Street Children Operational Guideline, 2072 al fine di intervenire sul fenomeno dei bambini di strada. Le linee guida hanno consentito di attuare degli interventi di integrazione nei confronti di questi bambini e di reinserirli nella famiglie d’origine e nel tessuto sociale. Le linee guida insistono inoltre sull’assistenza per far sì che escano dalla tossicodipendenza.

Le linee guida hanno proposto delle metodologie per scoprire quali fattori portano questi bambini a vivere in strada. Queste scoperte contribuiranno alla messa in atto di misure più efficaci di assistenza.

Secondo il piano di gestione, il Central Child Welfare Board ha vietato la distribuzione di cibo, vestiti e medicamenti ai bambini di strada che non siano stati ancora reintegrati. “Aiutare i bambini di strada soddisfacendo i loro bisogni direttamente sulla strada è il principale fattore che ne prolunga la permanenza. Per questo motivo abbiamo limitato la distribuzione di beni e l’organizzazione di attività da parte di numerose organizzazioni”, dice Dhital.

Fonte: Republica.com