FRANCIA – Anche in Francia esistono i bambini di strada. Il numero e le condizioni in cui vivono fanno sì che il fenomeno non possa essere associato o paragonato a quello esistente in altri paesi, come ad esempio il Brasile o l’India. Trattandosi pur sempre di tematiche di fondamentale importanza quali l’infanzia e i diritti dei minori, nonostante il numero limitato dei bambini che vivono in strada, il fenomeno merita di essere attentamente monitorato ai fini di offrire soluzioni e politiche adeguate.
L’attenzione verso il fenomeno si è intensificata da alcuni anni in molti dei paesi europei, inclusa la Francia. Questo significa che il problema sta acquisendo sempre più peso anche nei paesi dove solitamente il fenomeno dei minori abbandonati non è considerato di grande entità.
Ci sarebbero, secondo le stime, molte migliaia di bambini di strada in Francia. Principalmente provengono dall’Est Europa e dall’Asia. Alcuni di loro trascorrono un periodo inferiore ai tre mesi in compagnia di uno dei loro genitori. Durante il giorno sono abbandonati a loro stessi o mandati dalle famiglie a racimolare qualche soldo. I minori soli, orfani o senza legami familiari di origine francese sono presi in carico dai servizi sociali; gli altri, in una situazione di illegalità, sono in Francia di passaggio magari per raggiungere altri paesi.
La maggior parte dei minori “senza fissa dimora” ha un’età superiore ai quindici anni. Sono spesso bambini esclusi dai servizi educativi e marginalizzati dalla società. Per fortuna in Francia, rispetto ad altre zone del mondo, i bambini di strada riescono perlomeno a sopravvivere in un contesto drammatico in cui dominano: malnutrizione, dipendenza da sostanze stupefacenti, delinquenza, mancanza di prospettive future.
Lo studio condotto da Joseph Eberlyn, studente dell’Università di Parigi XII, in collaborazione con Citoyen des Rues sui bambini di strada in Francia si è concluso nel 2010. Dopo alcuni mesi di ricerca minuziosa sul campo, Eberlyn Joseph, con l’aiuto di organizzazioni pubbliche e private, ha dimostrato, attraverso un rapporto a carattere numeric, come in realtà non si possa parlare di un vero e proprio fenomeno dei bambini di strada in Francia.
Articolo a cura di: Hieroglifs International
Fonte: Citoyen des rues