MAPUTO – Ci sono all’incirca 250 bambini che vivono in strada a Maputo, capitale del Mozambico, più o meno il numero di bambini di una scuola inglese di media grandezza. L’anno scorso, Meninos de Mozambique (MdM) ha effettuato una ricerca sui bambini di strada di Maputo. Alla domanda “perché hai lasciato casa?” le ragioni più frequenti che forniscono i bambini sono gli abusi e la povertà. Ma la maggior parte di loro ritrovano la stessa condizione anche nelle strade. Il 90% dei bambini intervistati si sentono discriminati e più dell’80% afferma di aver subito aggressioni e violenze.

Tutti i bambini lavorano per sopravvivere: fanno la guardia, lavano le macchine o scaricano i bagagli, così riescono a guadagnare abbastanza soldi per permettersi di comprare cibo. Il numero degli intervistati è in maggioranza composto da maschi tra i 13 ed i 16 anni. Scandalosamente il 20% dei bambini hanno 12 anni o addirittura meno, un’età in cui sono particolarmente vulnerabili. Ogni 5 bambini intervistati, uno risulta orfano.

Mikey ha 15 anni ed entrambi i suoi genitori sono morti. Si è trasferito a Maputo dopo averne sentito parlare da un altro ragazzo “ma è stato diverso quando sono arrivato, molto diverso da come me l’avevano descritto”. Ha dormito nelle case abbandonate e cercato cibo nei bidoni della spazzatura. Cercava di guadagnare qualche soldo con piccoli lavoretti: sorvegliava le macchine durante il giorno e di notte lavorava nel luna park della zona. Dopo quattro mesi venne a conoscenza di un centro diurno per bambini a Maputo gestito dall’ong Meninos de Mozambique (MdM) ed ha iniziato a frequentarlo, inizialmente per farsi una doccia, giocare e guardare un po’ di televisione. Poi ha voluto partecipare ad uno dei programmi di formazione professionale per imparare il mestiere di barbiere.

I centri diurni come quello di Meninos de Mozambique e come quello della Fondazione Parada a Bucarest, anche se in parti diverse del mondo, sono uniti dallo stesso obiettivo: aiutare i bambini a trasformare i loro sogni in realtà.

Fonte: Street Child Africa