Carcere, prostituzione, schiavitù, violenza e decesso: alcuni tra i più comuni destini riservati ai bambini di strada. In molti casi appartengono a società che subiscono o hanno subito la brutalità della guerra: Angola, Liberia, Guatemala, El Salvador; si tratta di bambini cresciuti circondati da un clima di violenza che tentano di riprodurre.

Ad esempio gli ex soldati, che hanno assimilato comportamenti violenti quali normali, sono entrati a far parte dei corpi di polizia responsabili della pulizia sociale delle strade cha ha come target proprio i senza tetto.

La brutalità della polizia è rigorosamente documentata in molti Paesi, soprattutto in America Latina. I bambini di strada diventano un bersaglio facile: perfetti per giustificare la spirale di violenza che causa la progressiva disgregazione del tessuto sociale. Ma gli uomini in uniforme non sono gli unici responsabili del maltrattamento dei bambini di strada.

Il più potente assassino di questi bambini è infatti l’indifferenza. Circa un milione di minori (soprattutto di sesso femminile) ogni anno entrano nel mercato della prostituzione al fine di sopravvivere o di dare sostegno alla propria famiglia.
Il turismo sessuale è diventato un’industria da miliardi di dollari. In Mauritania e in Sudan è possibile acquistare i bambini come schiavi per poco più di 15 dollari.

Articolo a cura di: Hieroglifs International

Fonte: Ninos de la calle